Posti letto a Firenze
Turismo a Firenze (in Toscana)
Come si è avuto modo di anticipare, l’andamento della numerosità delle strutture ricettive è stato certamente condizionato dalle limitazioni alla concessione di nuove licenze introdotte dalla fine del 2010, ovvero dall’adozione del Piano Strutturale comunale di quell’anno (che ha per altro prodotto i suoi effetti per tutti gli anni successivi).
Il documento, al fine di «favorire la permanenza della residenza stanziale», stabiliva, tra gli obiettivi delle politiche di accoglienza turistica, il «contenimento dell’insediamento di nuove strutture ricettive nel centro storico» ed imponeva poi un divieto esplicito alla trasformazione degli immobili a destinazione residenziale – ubicati nel medesimo centro storico – in strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere.
Non è facile valutare l’impatto che le disposizioni del Piano Strutturale possono aver prodotto, né determinare in quale misura anche la trasformazione delle abitudini della domanda, da un lato, e i ridotti costi di entrata ed uscita dal mercato extra-alberghiero, dall’altro, possano aver contribuito a orientare verso l’extra-alberghiero le strutture che si sono andate progressivamente ad aggiungere alle precedenti.
Quel che è certo è che la politica di concessione delle licenze, all’atto pratico, si è rivelata relativamente più generosa nei confronti del comparto extra-alberghiero, il quale, almeno nel centro storico, ha per altro potuto aggirare con maggior facilità i limiti esplicitamente imposti dal Piano Strutturale stesso.
Per quanto concerne la disponibilità complessiva di camere, nel corso degli ultimi dieci anni essa è cresciuta del 16,09%, ma anche in questo caso il dato è stato trainato soprattutto dalle strutture extraalberghiere, le cui camere sono aumentate del 41,88% (da 3.768 a 5.346, rispettivamente valori minimi e massimi della serie decennale), a fronte di un aumento delle camere presso le strutture alberghiere pari all’8,56% (dal minimo di 12.891 a 13.994, con un picco a 14.076 nel 2012):
Dati analoghi si riscontrano anche nell’esame dell’andamento tendenziale della disponibilità dei posti letto, cresciuti, nello stesso decennio, del 14,85%, ovvero del 6,25% nelle strutture alberghiere (da 29. a 31.484, con una leggera flessione negli ultimi due anni) e del 44,93% in quelle extra-alberghiere (da 8.462 a 12.264, anche in questo caso valori minimo e massimo della serie)
Sia le camere che i posti letto, almeno nel comparto alberghiero, hanno conosciuto, a partire dal 2010 (anno del “blocco” delle licenze), una marginale flessione, che pare soprattutto conseguenza non tanto della variazione della numerosità delle strutture (378 erano nel 2010 e 378 hanno continuato ad essere nel 2014), quanto del miglioramento medio che ha interessato la loro qualità e che può aver probabilmente prodotto l’occasionale sacrificio di taluni alloggi, ritoccando marginalmente al ribasso l’indice delle camere per struttura e quello dei posti letto per struttura.
In termini aggregati (sistema alberghiero e sistema extra-alberghiero), esercizi, posti letto e camere totali hanno disegnato un trend in larga misura analogo, dall’esame del quale emerge soltanto una maggior accelerazione del numero di esercizi (+35,14%) rispetto a quello delle camere (+16,09%) e dei posti letto (+14,85%).
L’andamento relativo delle tre variabili, se esaminato distintamente per il settore alberghiero e per quello extra-alberghiero, consente di cogliere nuovamente le notevoli differenze che hanno caratterizzato le variazioni dell’offerta nei due settori.
Mentre, infatti, nel settore alberghiero, a parità di esercizi, crescono posti letto (+6,25%) e camere (+8,56%), ovvero cresce la dimensione media delle strutture (che si riduce marginalmente solo a partire dal 2010, anno del blocco delle licenze), nel settore extra-alberghiero è proprio il numero di esercizi che segna l’accelerazione più marcata (+62,18%), a fronte di una crescita più contenuta, ma comunque notevole, dei posti letto (+44,93%) e delle camere (+41,88%).
L'andamento delle camere per struttura e dei posti letto per struttura, ponendo come anno base il 2005, registra sul decennio un aumento per il comparto alberghiero (da 34,38 a 37,02 camere e da 79,02 a 83,29 posti letto) ed una riduzione per quello extra-alberghiero (da 7,92 a 6,92 camere e da 17,78 a 15,89 posti letto); nel primo, insomma, le strutture si sono mediamente arricchite di camere (+7,69%) e di posti letto (+5,41%), mentre se ne sono impoverite nel secondo (rispettivamente -12,52% e -10,64%).
L’andamento del numero di posti letto per camera, di conseguenza, disegna scostamenti marginali; si riscontrano una marginale flessione dell’indice per il comparto alberghiero (da 2,30 a 2,25: -2,12%) e un andamento altalenante, con un’accelerazione nell’ultimo esercizio, per quello extra-alberghiero (da 2,25 a 2,29: +2,15%).